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Sono tutte le donne che dipingo

Credo nel potere delle immagini e delle parole; in una pittura realistica e concettuale che possa coniugare piacere estetico e contenuti sociali. Attraverso la mia pratica artistica esploro la realtà multiforme e contraddittoria delle donne, traendo ispirazione sia dalla mia esperienza vissuta che dalla cultura e dalla società contemporanea.

Racconto storie di donne che si ribellano a stereotipi e pregiudizi: uno sguardo femminile e femminista che mira a  "liberare" il corpo della donna dal “male gaze” e dalla visione maschilista che lo vede come mero oggetto erotico. La nudità fisica e psicologica è simbolo di libertà da vincoli corporei, mentali e culturali, e riappropriazione di se stesse. Le donne ritratte esprimono il loro mondo interiore attraverso la gestualità del corpo e delle mani in particolare.

 

La serie del “trucco sbaffato” sugli occhi, sulle labbra e sui denti esplora il tema delle donne in equilibrio precario nella vita: significa non riuscire e/o non volere essere all’altezza delle aspettative, un simbolo di imperfezione (forse intenzionale?)  in una società dove  ci si aspetta che le donne siano “belle ed efficienti” sempre. Le richieste di adeguamento a determinati canoni di bellezza sono pressanti a ogni età e il peso del carico famigliare, del lavoro e delle relazioni sociali a volte è insostenibile: le donne si trovano così spesso a vivere in equilibrio precario.

 

Attraverso le mie opere vorrei riuscire a esprimere cosa significa essere donna nel tempo presente.

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